domenica 1 gennaio 2023

Il passato non dimentica Il futuro fa ginnastica... (da Spazio Tempo di F. Gabbani)

 




E' stato un anno silenzioso, ho scritto poco, direi niente, non ho avuto tanto tempo. 

Impegnata, a volte impegnatissima, mamma da remoto di due vulcanici figli, nonna a distanza di due adolescenti in carriera, senza mai tralasciare la mia decennale opera di volontariato al cinema vicino alla parrocchia, portata avanti con quella durata solo qualche mese, ma tosta, al centro vaccini dell'Asl cittadino.

Qualche pausa? Oh sì: una decina di giorni tirata dal guinzaglio di  Tommy ad Amsterdam, media circa 15 km pro die totali mattina/pomeriggio/sera al bisogno del cane e poi una settimana al mare con Burrasca e Tempesta, complici frequentatori diurni di giochi acquatici e assidui clienti serali di luna park.

Quei due cugini si vedono due, tre volte all'anno ma ad ogni incontro riprendono i loro discorsi come se si fossero lasciati il giorno prima.

- Ciao Andrea

- Ciao Meltemi

- Senti Andrea ma è vero che...

- Ma chi te l'ha detto? Vabbè vieni che ti racconto

Spariscono in cerca della loro privacy e riappaiono dopo ore con quel sorriso di intesa che... insomma avrei proprio voluto essere una mosca svolazzante a debita distanza per ascoltare tutto. 

Poi cosa ho fatto? Ah sì, una puntatina a Venezia, un weekend in Romagna, un concerto in Arena.

Anche perché i vulcanici sopra citati nella seconda riga, quando si rendono conto che i miei ritmi rallentano mi suggeriscono con nonchalance possibili altre attività, giusto per non annoiarmi.


Quindi ho fatto un corso di yoga e vado in palestra due volte alla settimana e finché mi ricordo di andare in palestra non mi iscrivo all'Officina della Memoria!

Per finire, ho passato un Natale italo/olandese a Roma e ho vinto un viaggio ad Amsterdam  programmato tra 20 giorni, che mi obbliga a riprendere l'attività agonistica il prima possibile, perché Tommy mi aspetta con il guinzaglio.

Pensare che solo pochi anni fa accompagnavo Meltemi a scuola, ora porto il cane al parco, sì diciamola tutta: esco il cane e lo piscio. 

Conclusioni: non ho più tempo per scrivere! Ma faccio un sacco di cose e devo anche ringraziare Etna, Vesuvio, Burrasca e Tempesta che da remoto e a distanza mi riempiono le giornate di tanti domani. 

Finché scrivevo, indossando le cuffie,  ho ascoltato a palla un sacco di volte la canzone di Gabbani che mi ha ispirato il titolo (vedi link sotto)

https://www.youtube.com/watch?app=desktop&v=if2bnIUgUAE&ab_channel=FrancescoGabbani



lunedì 30 maggio 2022

POST IN RITARDO

 Mi organizzo sempre per tempo con tutti gli spostamenti pianificati. Compilo la mia tabella con gli orari di partenza e di arrivo e, piuttosto di rischiare di fare le corse, preferisco passare qualche mezz'ora in più in sala di attesa. Lo so,  sono, forse, un po' esagerata, ma ogni mio viaggio deve essere un  rilassante piacere, con calma, nessuna fretta e soprattutto senza levatacce all'alba: insomma se Verona non mi offre il volo adatto, vado a Milano e stop! 

Quando chiudo la porta e metto in movimento le ruote del trolley, faccio un bel respiro e voglio   entrare in "modalità vacanza".

E' per questo che ultimamente mi accolgono le vetrate scorrevoli di Milano Linate, per offrirmi un tranquillo decollo al tramonto.

Però, l'ultima volta, arrivo sotto il tabellone delle partenze e... sorpresa 



Pazienza, un'ora e dieci di ritardo, ci sta... mi dicono che è un problema che nasce da uno sciopero indetto dal personale di Schiphol. 

Confido nella possibilità di qualche recupero in corso di attesa.

Lasciate ogni speranza voi che confidate.

L'aereo si alza in perfetto non orario.

Sono stata ripagata da un volo particolarmente calmo che mi ha regalato immagini che mi hanno tenuta con il naso incollato al finestrino 







Appena il carrello tocca terra, ben oltre le 22... inizio ad informare tutti coloro che "manda un messaggio quando atterri", i primi due sono logicamente Michela e Matteo. 

Michela, che in genere mi dà indicazioni per farmi sapere dove mi sta aspettando, non risponde. 
Vabbè, mi avvio verso l'uscita, sicura che durante il percorso, il lungo percorso che porta fuori, si farà sentire.

Arrivo nel grande atrio dell'aeroporto e mi fermo, non è che non so dove andare, ma devo capire almeno se scendere le scale verso il treno o proseguire in direzione della  grande porta girevole  e andare dentro e fuori come in giostra  continuando a leggere departures and arrivals.

Squilla il telefono: - Mamma prendi la direzione partenze 2, al piano sopra.

Sono appena arrivata e già mi rimanda indietro!

Vi assicuro che per fortuna l'aeroporto mi è ormai familiare, una potrebbe perdersi.

Esco e vengo colpita da un freddo polare che mi trova impreparata. Vedo dalla parte opposta della strada una mano alzata che si dimena. E' Michela, bene è venuta con la macchina, il tempo di attraversare, salgo al riparo e ci avviamo verso casa. 

Sbagliato!!! Più mi avvicino e più mi accorgo che sta parlando in modo inc... concitato al telefono e contestualmente mi fa capire che l'auto non parte. 

Ho sempre più freddo e siamo bloccate davanti alle partenze di Schiphol, lei però indossa il piumino ed io lo spolverino. 

- Mamma qua si è abbassata la temperatura, ma non ti preoccupare, peschi quello che ti serve dal mio armadio.
Sì grazie  domani sicuramente, ma è adesso che, come si dice dalle mie parti, c'è un freddo bisso 🐍.

Breve spiegazione: Miky non ha la macchina, (non le serve) quindi ha attivato un paio di abbonamenti per noleggiarla in caso di spostamenti particolari, si tratta di mezzi a benzina oppure elettrici. 

Ecco appunto, in questo caso l'auto è elettrica e pure controllata da parte del noleggiatore che ha garantito tutta l'autonomia necessaria per coprire il tragitto andata/ritorno casa.

Un paio di b...ugie! 

Carico la valigia e mi siedo dentro almeno per ripararmi un po'. 

- Mamma dobbiamo aspettare il carro attrezzi, perché mi hanno detto che non c'è modo di farci venire a prendere con un'altra auto sostitutiva, ci devono accompagnare alla colonnina  più vicina per  mettere in carica questa. Il posto più comodo è praticamente alla stessa distanza di casa mia, ma non vogliono sentire ragioni.

Michela mi dice tutto questo a raffica e con il nodo alla gola per la rabbia. 

Intano il tempo passa e il freddo no.

Dopo un po' arriva sto carro attrezzi, Miky scende per riprovare a far valere le sue motivazioni ed io rimango seduta nell'abitacolo, mentre il meccanico manovra imperterrito tutto il marchingegno per agganciare il veicolo ed io mi ritrovo un'altra volta in posizione di decollo.

Decidono di farmi scendere, perché dobbiamo salire entrambe sul mezzo di soccorso. Servirebbe un cric anche a me. Mi sistemo sul sedile dietro, logicamente tra gli attrezzi.

La colonnina si trova nel piazzale del McDonald's a qualche chilometro di distanza. Un posto isolato e,  vista l'ora è tutto chiuso, si intravvede che dentro stanno sistemando.

Iniziano le operazioni di ricarica, ma la macchina non dà segni di vita, il soccorritore cambia la batteria, ma la manovra non serve a nulla. 

Intanto il tempo passa e il freddo no.

I ragazzi  dentro al McDonald's gentilmente ci fanno entrare...

Finisce che la macchina viene riagganciata al carro attrezzi perché è proprio in panne e noi torniamo a casa in taxi.

E' l'una quando riesco a bere una tisana calda e poi di corsa sotto le coperte... tre coperte.

Aggiungo solo che il giorno dopo sempre con Michela  e sempre in macchina siamo andate a ritirare un quadro e ci hanno avvisato ad un semaforo che la ruota posteriore era sgonfia e per finire che il giorno seguente di quello dopo... tutte le auto a noleggio disponibili nel circondario avevano il meccanismo delle portiere bloccato. 

Per il resto tutto bene!!!




    EVVIVA LE BICICLETTE OLANDESI !








sabato 9 aprile 2022

POST BREVE









Era già successo e fatalità ero lassù.

- Mammaaaaaaa abbiamo un problema, non funziona l'acqua calda!

Due rampe di scale e vado a cercare di capire.
Eh, niente, per problemi tecnici che non mi dilungo a spiegare, si è scaricato l'impianto. Quindi?
Eh, niente, con una torcia ed accucciata sotto la caldaia, cerco e trovo il tasto reset, il tutto riparte e abbiamo riscoperto l'acqua calda!
Operazione "riarmo manuale" andata a buon fine.
 
Una domanda sorge spontanea :

- Miky e se io non fossi stata qua?
- Beh ti avrei chiamata, sei tu la caldaista... (*)

Qualche giorno fa arriva il messaggio WA di cui sopra, per i problemi tecnici ancora in fase di risoluzione, c'è probabilità che il disguido si ripresenti.

Alla comunicazione di allerta segue dopo un po' una telefonata :

Cosa devo fare?
- Clicchi sul primo tasto a sinistra in basso dove c'è scritto reset
- Ok grazie vado e mi attivo
- Ma scusa Miky  perché non hai chiesto a chi è venuto a verificare come risolvere il problema?
- Perché ci sei tu che lo sai fare...



#caldaiaolandesenonmifaipaura
#damammaanonnacaldaista
#assistenzadaremoto
#quandolaclasseèacqua

(*) 38 anni di onorato servizio in una azienda del settore del riscaldamento a qualcosa mi sono serviti...



sabato 19 marzo 2022

IL CANE IL GATTO IO E TE

 Sono decollata con il buio, cosa che io non amo proprio per niente e mentre l'aereo prende quota osservo tutte quelle luci che, pian piano, si allontanano per poi svanire... mi sento immersa nel nulla, bene, ma non benissimo! "E volare a fari spenti nella notte, tu chiamale se vuoi emozioni". Dopo un'ora e mezza tutto si riaccende, compresa io. 

Appena il sobbalzo del carrello mi conferma  di aver toccato terra,  ho iniziato a spedire i soliti messaggi WA tranquillizzanti: ATTERRATA!
Tu mi hai risposto
- Lo so sono all'uscita 3.
Recupero in fretta trolley, borsa e piumino, scendo la scaletta e inizio a camminare e camminare... un gate più vicino mai? ...
- Mamma mandami la posizione così ti seguo finché mi raggiungi.
🚩
- Ok ti vedo, ma sei ferma?
Ma come ferma sono 10 minuti che mi tiro dietro 'sta valigia!
- Ah sì ora ti muovi.
Lei sta scrivendo... sta scrivendo... io sto camminando... camminando... non ho tempo di rallentare per rispondere e non amo i messaggi vocali. 
Infilo la "exit", la prima che trovo ed eccoti, ho beccato quella giusta! 
- Ciao mamma!
- Ciao Miky!

Ci lanciamo in un abbraccio, non riusciremo mai a recuperarli tutti.
- Sei venuta sola... Meltemi dov'è?
- Era stanco è già a letto.

A dire il vero mi aspettavo di vedere anche lui.
Saliamo velocemente sul treno, giusto una fermata e poi ci avviamo a piedi verso casa.
Il tempo di infilare la chiave nella toppa e le scale rimbombano del suono di due piedotti scalzi che saltellano seguiti da quattro + quattro zampotti pelosi.
- Nonna! Ciao nonna!
- Ma non dovevi essere a dormire tu?
- Sì ma ti ho aspettata, mi sei mancata.
Mi sorride e mi stampa un bacio sulla guancia mentre un nipote peloso mi saluta abbaiando, l'altro manco mi considera.
Nel giro di mezz'ora tutti ritornano nella loro cuccia ed io mi godo una tisana con Michela.
Inizio a respirare aria olandese e a rilassarmi...

Non sono andata con grandi programmi, ma con tanta voglia di staccare la spina e godermi la mia grande e il mio piccolo, perciò questa volta le lunghe passeggiate sono state limitate, ma non escluse 😉


Ho cercato di rendermi utile in casa con il proposito di aiutare Miky, impegnata per ore  davanti al pc alle prese  con il  lavoro, quindi i miei spostamenti sono stati del tipo "brevi e spesso" portando in giro Tommy, (ma quante volte deve uscire un cane? e quante volte si ferma a fare la pipì?)  e andando tutti i giorni incontro a Meltemi di ritorno da scuola, munita di paninazzo nutelloso. 
Potrei descrivere la quotidiana scena più o meno cosi:  Memi capofila, zaino in spalle, un piede sul monopattino, l'altro che spinge, una mano sul manubrio, l'altra che tiene il pane,  che mi racconta cosa ha fatto a scuola, con la bocca piena e sporca di cioccolato,  il cane che mi tira per inseguire il monopattino, ma che all'improvviso si ferma, alza la zampa e poi riparte come un treno, io dietro, con il guinzaglio intorno al polso strattonata e poi stoppata che non capisco una parola di quello che sta dicendo Meltemi.
Memi vai pianoooo,  che arriviamo anche noi. 

Ma che fatica!!!!
                                                            

Le mie uscite però sono  dedicate anche  alla spesa al supermercato, dove ho imparato che il succo di arancia si chiama sinaasappelsap e ho scoperto che gli amaretti si chiamano bitterkoekje
Inoltre, non mi sono fatta scappare la possibilità di andare a vedere il monello al corso di tennis con tanto di cena a base di patatine e hamburger, vi consiglio quello di falafel,  e,  neppure l'occasione di un giretto alla serra a fare incetta di piante ed ammirare tutti quei fiori. 


"Michela io vado"
"Mamma porta con te Tommy e ricordati il sacchettino"




Quel sacchettino verde che mi ha seguito fino a Verona!

Tra questi "brevi e spesso"  ho trovato il tempo per  preparare una teglia di pasta al forno, una torta alla banana, due salami di cioccolato, per i quali mi servivano i bitterkoekje.

Mi sono sorseggiata pure qualche spritz "madre e figlia" che è tutta salute 


e assaporato qualche ora di sole in terrazza in una  settimana olandese di bel tempo in modalità sette giorni su sette! Un avvenimento RARO! 




E, Piky? che vita da gatti! si è preso le sue coccole e non si è mai lamentato, l'importante è avere la ciotola sempre piena un posticino dove riposare, un terrazzo dove scorrazzare, un armadio dove nascondersi, una tastiera su cui sedersi e dominare...



 


Ora che scrivere ancora: io la spina sono riuscita a staccarla e mi sono goduta  quello che volevo e pure di più! Tutto sempre condito con risate e tante chiacchiere. What's else?


Voglia di tornare a casa = zero, ci mancava solo la notizia che il giorno del rientro in Italia era previsto lo sciopero nazionale dei mezzi di trasporto pubblici. Ora cosa faccio? Sposto il volo? Torno prima, dubbio subito cancellato, oppure dopo? A seguito di un attento studio  degli orari e di un paio di telefonate, la riposta è stata: ok ce la posso fare, almeno lo spero.

Chiudo la valigia, riprendo il treno, arrivo a Schiphol e cammino e cammino... un gate più vicino mai!

                                                             

E' andato tutto bene, mi sono destreggiata in mezzo allo sciopero incastrando tempi bus e treno e anche  il sacchetto  verde di Tommy  nella tasca della borsa, che, poiché qua rimarrà sicuramente inutilizzato, #unaltrotommyancheno,  non  mi resta che riportarlo indietro appena possibile... 😉😊



domenica 2 gennaio 2022

NATALE CON I TUOI

 La vigilia della vigilia


Si apre la porta ed entra carico di bagagli e sacchetti.
Appoggia il tutto, apre il frigo sistema due bottiglie di prosecco ed un panettone gastronomico mi guarda con un mezzo sorriso di compiacimento: l'ho preparato io! Quasi da non crederci. 
Poi mi dice  ciao come stai? e aggiunge Donatella, (mai una volta mi chiamasse mamma...😬) hai preparato il ragù? 
Rispondo affermativamente e indico la pentola sul fornello. 
Bene Donatella, mettiamoci al lavoro
Insieme con arte e pazienza prepariamo la besciamella... lui aggiunge farina e latte ed io continuo a mescolare. Risultato spettacolare liscia senza un grumo!
"Ci piasce..." come direbbe il famoso Alessandro Borghese, che, a proposito, chissà se cucina qualche volta  con la Barbara (n.d.r la Bouchet, sua mamma)
Ma andiamo avanti, tiro fuori un paio di pirofile. Non vanno bene sono troppo basse... la terza è invece giusta, anche se a me sembra esagerata: besciamella pasta sfoglia, ragù, besciamella, formaggio, alla fine entra in forno per una pre-cottura un pasticcio di carne di 7 piani! Lo chef è soddisfatto e, contento lui, felice anch'io.
Ti fermi a cena?
No, no sto uscendo
Mi viene da pensare sei praticamente appena arrivato, ma sto zitta, ci pensa Alexa ad intervenire ti auguro una buona serata... Io non so questa appena sente  "sto uscendo" crede di poter dare una festa in casa.

La vigilia

Con lo chef che mi chiama per nome, cerco di fare il punto della situazione e programmare la giornata: senti io penso a preparare l'arrosto e tu? mi dà un paio di suggerimenti per la cottura, lo ascolto e mi viene da ridere, lo smart working ha creato esperti di cucina, poi il sorriso va via, ci vedremo ...   io devo fare un po' di giri sto uscendo, sempre con l'approvazione di Alexa che saluta con  anche per me oggi sarà una giornata impegnativa. 

Alexa ma va...

Natale

Apparecchio per tempo la tavola, con tovaglia, tovaglioli rossi e candela accesa. Piatti e posate disposti con cura e bicchieri della festa, albero illuminato. Aspetto i miei ospiti.

Arrivano: Auguri nonna, auguri Donatella. Scambio di pacchetti, carte e fiocchi sparsi: che bello grazie! 

Ci sediamo, inizia a presentarsi l'antipasto con la prima bottiglia e poi via  come da menù della casa, con calma. Le nostre portate non sono intervallate dal sorbetto... ma da tanta musica: karaoke a squarciagola.






Abbiamo più cantato che mangiato, perché dopo due grattacieli a forma di panettone gastronomico e pasticcio al forno, è rimasto solo un angolino per il pandoro con la crema al mascarpone.


S. Stefano

La tavola viene nuovamente apparecchiata e assieme a mille assaggi, come se non ci fosse un domani, spunta anche l'arrosto con le patate.

L'Olanda è qui!
Auguri nonna, auguri mamma, (Michela mi chiama così... almeno lei!) auguri Donatella, auguri a tutti. Scambio di pacchetti, carte e fiocchi sparsi: che bello grazie! 
Si mangia e si beve... e l'arrosto rimane ancora lì.

Manca Andrea... ma ci rifaremo presto.

Il giorno dopo

Nessuna tavola apparecchiata, auguri finiti, carte e fiocchi raccolti e buttati.
Mamma a che ora passi a prenderci?
Mi preparo un po' di corsa, sono in ritardo, finalmente sto uscendo, Alexa farfuglia qualcosa, ma non ho tempo di ascoltarla.
Oggi è la mia giornata con Meltemi e Michela!
Giriamo come trottole tra chiacchiere, compere e caffè ed è subito sera.

Il giorno del giorno dopo


Eccoli finalmente, non si vedevano dalla scorsa estate e non si sono mollati nemmeno per dormire.
Non ci è dato da sapere cosa abbiano combinato e tanto meno cosa si siano raccontati, ma i loro sorrisi dicono molto.
Due complici che sembra abbiano ripreso un discorso interrotto un'ora prima.

I giorni seguenti

Michela ed io siamo riuscite a ritagliarci un'altra mattinata per un caffè in centro, passando pure da un'edicola ... la fotografa sono io 😀 


Commento di Matteo: Oh, una viene a Verona una volta e la beccano al volo!

Gli olandesi sono ripartiti. Arrivederci a presto... molto presto, ma no spoiler.

Mi godo ancora  Andrea, gli propongo una passeggiata  al centro commerciale vicino casa, che come alternativa ai compiti viene accettata con entusiasmo. Giriamo dentro e fuori dai negozi, chiacchierando del più e del meno,  un po' insieme sottobraccio, un po' fermandoci ognuno per conto proprio ad osservare qualcosa, un po' ci perdiamo 




ma riusciamo a ritrovarci.


Pausa  pranzo e poi tappa obbligatoria da GameStop... eh c'è scritto Stop, pure in rosso! Ti aspetto fuori e ti guardo fare tre volte il giro del negozio, tu prendi in mano un gioco leggi la descrizione poi lo metti giù, prosegui e continui la tua ispezione. Non mi chiedi nulla... e te credo, potresti aprire un negozio anche tu.

Andrea è proprio ora di tornare, ci sono i compiti che aspettano.

Ok nonna arrivo.

Con qualche borsa e continuando a parlare, commentando su tutto quello/quelli che incontriamo, ci avviamo verso casa. Ci aspettano la stesura di un riassunto ed un arrosto con le patate per cena. 

Due nipoti ormai abbastanza grandi con i quali andare in giro "ciacolando" a braccetto  non ha prezzo... finchè dura... perchè loro generazione Z ci mettono un attimo a dirmi ciao Boomer* (Andrea me lo dice già 😂) 

BUON ANNO A TUTTI!



* digitare su Google per spiegazioni sul significato


giovedì 18 novembre 2021

11 TONDI TONDI

 Sciao Andrea.

Oggi è il disciotto di novembre e questo giorno di disce qualcosa...

Posso vedere la tua torta per cortesia?

Bene ora la sciudicherò. Bravo vedo che è al scioccolato, mi piasce: ti ho dato diesci!


E' pure super decorata con gli smarties e tutto quello che è super mi piasce: ti ho dato diesci!

Ma sarà stata comprata in pastisceria al costo di scento euro tondi tondi?

No, l'ha fatta la tua mamma! Bravissima, mi piasce: le ho dato diesci!


Non sono impazzita, è solo uno scherzoso messaggio colmo di tanti auguri per te Andrea, perchè oggi è il tuo compleanno! 


UNDISCI ANNI TONDI TONDI !!!


P.S. ogni riferimento a cose, persone, cuochi e fatti è puramente casuale... vero Andrea?           
      
P.P.S. : Certo che "la boule dell'acqua calda come quella della nonna" nella tua lista dei regali potevi anche evitarla, hai spoilerato la trama delle nostre serate sul divano sotto la copertina. 

martedì 26 ottobre 2021

SENTI NONNA... VIENI ANCHE TU?

 Senti nonna, noi andiamo, vieni anche tu? Eh... ci devo  pensare, ci dormo sopra  e ti faccio sapere. Va bene nonna, ma datti  una mossa! 

Non è che ci ho dormito su, ma ho iniziato a pensare subito. 

Mi sono piazzata davanti al pc e ho cominciato a smanettare. Prima di tutto una rapida ricerca su Skyscanner che non mi offriva partenze da Verona e quindi sono entrata nei siti delle compagnie che mi proponevano voli da aeroporti raggiungibili in treno. Tra le pagine aperte ho inserito anche una tabella Excel che ho compilato con date, con orari, coincidenze, frecce, regionali, e vado o non vado? 
Dai mamma allora hai deciso!?... un momento ci sto ancora riflettendo. 
Non era vero, perché dentro di me avevo già deciso, ma mi piace fare la preziosa e a volte mi servirebbe proprio un calcio nel... 
Fatto sta che il click sulla carta di credito è partito e Trenitalia e Easyjet sono stati accontentati e pure Meltemi e Michela. 



Fin qua niente di eccezionale. Una domanda mi è poi sorta spontanea: visto che la meta non è la solita, visto che abbiamo appuntamento in centro, visto che non conosco una parola di quella lingua, visto che loro giungono con un mezzo diverso, come ci arrivo nel punto di incontro una volta atterrata? 
Ho posto un sacco di quesiti a Google, ma poi ho deciso che mi sarei lanciata all'avventura, intanto mi sono fatta un'idea dei punti di riferimento. Se proprio manderò la mia geolocalizzazione e partirà una squadra di soccorso. 
Scesa dall'aereo  mi guardo intorno, identifico una ragazza che mi è accanto e  cammina  verso l'uscita. Io ci provo a fare qualche domanda, woooooow parla un po' di italiano e riusciamo capirci. Fa un primo tratto sul bus con me e poi mi dà indicazioni relative al secondo mezzo su cui salire. Ho capito... mi sembrava di aver capito. Ho solo ben chiaro che devo prendere il bus 68... ce la posso fare. Chiedo a qualche passante.

Et voilà je suis a Paris! 

Meltemi mi corre incontro... ciao nonna ci sei riuscita!





Con una media di 15/16 chiilometri al giorno non ci siamo fatti mancare nulla, compresa l'ascesa fino all'ultimo piano della Tour Eiffel in notturna e la cena a base di  grenouilles et d’escargots che Meltemi ha divorato come se non ci fosse un domani...


 


... ma il domani c'è e sono già tornata a  casa, in attesa di un altro calcio nel...!